È una formulazione appositamente studiata per un’azione “più morbida” rispetto al Serplus Complex.

Il dosaggio dimezzato di ALAC riduce la forza delle sue stimolazioni, ma sull’effetto finale contribuisce un forte sinergismo di azione con le erbe del sonno, in particolare con la valeriana, in quanto fornitrice di acido valerico, uno dei quattro SCFAs.

È stata la prima formulazione, notificata al Ministero, come richiesto da Comitato Etico per consentire il primo studio clinico su pazienti epilettici farmacoresistenti.

L’ALAC era stata scelta in quanto si supponeva fosse in grado di aumentare la sintesi cerebrale di serotonina grazie alla sua particolare composizione amminoacidica (ricca di triptofano, precursore della serotonina, e povera degli altri ammino acidi che competono con il trp per la sua captazione cerebrale, i LNAAs), abilità poi confermata su animali da Choi et al (rif).

Rappresenta l’evoluzione del Serplus. Infatti, sulla base dell’esperienza con il Serplus cpr, si è capito che l’ALAC non è un banale fornitore di trp, ma i peptidi derivanti dalla sua digestione, svolgono preziose azioni a livello del sistema digerente.

L’ALAC è la sieroproteina maggiormente presente nel colostro umano e il colostro svolge il ruolo di attivare il sistema digerente che non ha mai funzionato prima del primo allattamento. La formulazione di ALAC nel serplus Complex è finalizzata a potenziare al massimo queste sue azioni.

Alla formulazione sono stati aggiunti i FOS, la cui fermentazione da parte di batteri fermentatori nel colon produce gli specifici nutrienti dei colonociti (gli SCFAs: Acetico, butirrico, propionico e valerico) in modo che questi, ben nutriti, possano rispondere meglio alle stimolazioni prodotte dall’ALAC.

L’ALAC era stata scelta in quanto si supponeva fosse in grado di aumentare la sintesi cerebrale di serotonina grazie alla sua particolare composizione amminoacidica (ricca di triptofano, precursore della serotonina, e povera degli altri ammino acidi che competono con il trp per la sua captazione cerebrale, i LNAAs), abilità poi confermata su animali da Choi et al (rif).

È una formulazione di un post-biotico, il butirrato di sodio, con ossido di zinco. L’ossido di zinco ha specifiche azioni disinfiammanti, molto note quelle sulla pelle, nel Bizetaflox svolge analoghe azioni sulla pelle interna, ossia la membrana intestinale.

Il butirrato è uno degli specifici nutrienti dei colonociti, solitamente prodotto dalla fermentazione delle fibre indigeribili. Oltre a questo, è un potente agente disinfiammante in quanto inibitore dell’istone deacetilase.

È la versione pediatrica del Bizetaflox, con minore dosaggio di butirrato e con capsule di formato ridotto per favorire l’ingestione da parte dei più piccoli.